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La riabilitazione è arrivata dopo 30 anni.
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- Creato 11 Maggio 2012
- Scritto da Super User

G.D.S 08/09/2007
Ci son voluti 30 anni pechè i frati cappuccini della Madonna della Rocca riabilitassero il dipinto del pittore Vito Avarello. Si tratta di una tela di notevole dimensioni raffigurante padre Gioacchino La Lomia estasiato nel pregare la Vergine della Rocca, tela che l'artista donò al convento nel 1977.
Il fatto è che nel dipinto, tra la Madonna ed il Bato e tra le altre penitenti, l'artista ne ha raffigurato una con il volto triste e con il seno coperto, che Avarello voleva rappresentare "la peccatrice pentita ed addolorata". All'inizio il quadro piacque tanto al punto da essere collocato in una parete in cui sono cutoditi quadri e cimeli della chiesa e del padre Gioacchino La Lomia. Ben presto però i frati capuccini di quell'epoca cambiarono idea e dopo alcuni mesi rimossero l'opera perchè dopo averla esaminata consideravano quella figura vergognosa per un luogo di culto. Così si giustificarono i confratelli che ritornarono indietro il dipinto all'autore. Ne nacque un caso, tanto è vero che ad occuparsene fu allora principalmente il Giornale di Sicilia e le principali testate giornalistiche nazionali come il Corriere della Sera e la stampa di Torino. Insomma gli venne dato un così ampio risalto al punto che la notizia arrivò persino in America. Adesso invece a distanza di tre decenni, la tela è stata nuovamente ricollocata in fondo alla parete del muro che delimita il giardino del Santuario.
Soddisfazione è stata espressa da Avarello per il riconoscimento della sua opera anche se ancora oggi si chiede come avrebbe potuto raffigurare una peccatrice senza qualcosa di carnale scoperto all'occhio di chi osserva qualcosa che non parla.